Anemia falciforme
Vertex è impegnata nella scoperta, lo sviluppo e la produzione di farmaci innovativi per consentire alle persone affette da gravi malattie di condurre una vita migliore. I nostri ricercatori non percepiscono l’impossibile come un ostacolo, ma come un buon punto di partenza.
Vertex è impegnata nella scoperta, lo sviluppo e la produzione di farmaci innovativi per consentire alle persone affette da gravi malattie di condurre una vita migliore. I nostri ricercatori non percepiscono l’impossibile come un ostacolo, ma come un buon punto di partenza.
Informazioni sull’anemia falciforme
Che cos’è l’anemia falciforme? L’anemia falciforme è una malattia ereditaria del sangue che colpisce i globuli rossi, essenziali per trasportare l’ossigeno a tutti gli organi e i tessuti del corpo. I soggetti con anemia falciforme hanno globuli rossi malformati o “falciformi” che possono causare dolorosi blocchi dei vasi sanguigni, noti anche come crisi vaso-occlusive, che possono portare a sindrome toracica acuta ed ictus con conseguente danno d’organo. La ripetizione di queste crisi vaso-occlusive, oltre ad alterare fortemente la qualità di vita, può portare ad alterazioni cognitive ed insufficienza d’organo, in particolare cardiaca, con una riduzione dell’aspettativa di vita. I pazienti possono anche soffrire di anemia, ma le crisi vaso-occlusive sono il segno distintivo dell’anemia falciforme e spesso sono causa di dolore grave e debilitante. Le attuali opzioni terapeutiche standard per l’anemia falciforme sono in gran parte trattamenti sintomatici e non affrontano adeguatamente l’impatto della malattia né riducono la necessità di assistenza del paziente con malattia cronica. Il più delle volte, il trattamento si concentra sull’alleviamento del dolore, sulla riduzione dei danni a carico degli organi, sul mantenimento dell’idratazione e sulla gestione della febbre, richiedendo farmaci e talvolta trasfusioni di sangue mensili, oltre a frequenti visite in ospedale. L’unica cura per l’anemia falciforme attualmente esistente è il trapianto di cellule staminali da un donatore compatibile, ma si tratta di un’opzione disponibile solo per una piccola parte dei pazienti affetti da questa malattia. L’anemia falciforme richiede un trattamento che dura per tutta la vita del paziente e un notevole impiego di risorse sanitarie, comportando in ultima analisi una riduzione in termini di aspettativa di vita e di autosufficienza economica e produttività personale.
Come viene diagnosticata l’anemia falciforme? Negli Stati Uniti e in Europa, molti neonati vengono sottoposti a screening per l’anemia falciforme alla nascita, mentre i sintomi di solito richiedono circa 6 mesi per manifestarsi.
Qual è la causa di fondo della malattia? L’anemia falciforme è causata da una mutazione nel gene della beta-globina (HBB), il quale codifica per un componente chiave dell’emoglobina, la molecola che trasporta l’ossigeno nei globuli rossi. Tale mutazione comporta la produzione di un’emoglobina anomala, chiamata emoglobina falciforme (HbS), a causa della quale i globuli rossi tendono a diventare rigidi e bloccare i piccoli vasi sanguigni, con conseguente mancanza di afflusso di ossigeno ai tessuti. Ciò può causare problemi in tutti gli organi del corpo.
L’approccio Vertex
Stiamo studiando terapie genetiche mirate alla causa di fondo dell’anemia falciforme; una causa nota sin dal 1949, quando Linus Pauling descrisse la “prima malattia molecolare”, eppure ad oggi molte persone non hanno ancora un trattamento che affronti la causa di fondo della loro malattia. Con la scoperta di strumenti come l’editing genico CRISPR, ora abbiamo potenzialmente l’opportunità di affrontare le malattie alla radice.
Stiamo collaborando con CRISPR Therapeutics per studiare l’uso di una tecnologia di editing genico, nota come CRISPR/Cas9.
Stiamo lavorando per scoprire e sviluppare nuovi regimi di condizionamento mirati che possano migliorare il processo di trapianto di cellule staminali ematopoietiche, anche nell’ambito del trattamento con terapie di editing genetico CRISPR/Cas9 ex vivo. Siamo anche impegnati a studiare altre possibilità di regimi di condizionamento meno invasivi per sostenere potenzialmente l’ampliamento delle opportunità di trapianto di cellule staminali.
Abbiamo inoltre un programma di ricerca interno per valutare le potenziali opzioni di trattamento con piccole molecole da assumere per via orale per le persone affette da anemia falciforme.
Pipeline
Questi programmi hanno per oggetto lo studio di trattamenti o risultati che non hanno ricevuto l’approvazione di un’autorità sanitaria. Le informazioni presentate non intendono fornire conclusioni sulla sicurezza o sull’efficacia e non vi è alcuna garanzia che l’esito di questi studi si traduca in un’approvazione da parte di un’autorità sanitaria.
I nostri studi
Per ulteriori informazioni sui nostri studi sull’anemia falciforme consulta clinicaltrials.gov.